Vorresti partecipare a un party BDSM ma hai paura di finire in mezzo a pazzi sadici assassini? Niente paura: siamo persone – quasi – normali

Metto subito le mani avanti: non sono una persona particolarmente festaiola. Il mio ideale di serata tra amici è una birretta artigianale nel mio locale preferito, magari accompagnata da un tagliere di salumi. Anche all’interno della comunità kinky milanese non sono proprio un pilastro: ho qualche conoscenza, ma non frequento i party BDSM con assiduità. Ciononostante, un paio di cose le ho imparate.

Il panorama BDSM italiano – la “Scena” – può fare un po’ paura a chi non l’ha mai calcato. In fondo si parla di ritrovi di pervertiti e di eventi che servono a prendersi a legnate. Chissà che gente ci gira! Chissà che cosa si trova là in mezzo! Insomma, un po’ di inquietudine è anche normale, almeno all’inizio.

In realtà hai ben poco di cui preoccuparti. Vediamo come conoscere gente nell’ambiente del BDSM in Italia e come funzionano i cosiddetti “play party”.

Munch e BDSM: un tranquillo aperitivo tra pervertiti

Munch (BDSM)Se sei proprio agli inizi inizi, forse un party BDSM non è il modo migliore per rompere il ghiaccio. Ecco perché sono nati i “munch”, ovvero degli aperitivi per appassionati di pratiche fetish e kink.

I munch nascono in Canada negli anni ‘80 e si diffondono negli Stati Uniti attorno agli anni ‘90. In Italia sono presenti da una decina di anni e si concentrano nelle grandi città. Milano, ad esempio, ne ha almeno tre che si tengono ogni mese da diversi anni. In più, ne stanno spuntando di nuovi in altre province della Lombardia.

Leggi “La vita di un altro”, una storia di amore e BDSM >>

Al contrario delle feste BDSM, i munch si tengono in locali pubblici e sono aperti a tutti. Uno o più organizzatori si mettono d’accordo con un locale, spesso prenotando una saletta un pochino più isolata. I nuovi arrivati possono chiedere informazioni all’entrata e unirsi agli altri partecipanti. E poi? E poi niente: ordinano il loro bel drink, mangiano e fanno due chiacchiere.

Durante i munch è vietato intrattenere situazioni di gioco BDSM e sono banditi i dress code fetish. Sono in tutto e per tutto aperitivi informali, pensati per creare relazioni tra persone prima che tra ruoli. Servono soprattutto per conoscere persone nuove e scambiare informazioni sul mondo kinky. Volendo, possono essere utili anche per chi è in cerca di un partner o di un compagno di giochi, nonché per introdurre il BDSM nella coppia in modo abbastanza soft.

Cos’è un play party e come funziona

Se i munch servono a rompere il ghiaccio, i play party sono l’occasione per passare al sodo. Trattasi di feste BDSM, dedicate a persone in cerca di un po’ di sano e perverso divertimento. Tendenzialmente si tengono in club privè attrezzati con vari strumenti di tortura. Per entrare è necessaria una tessera annuale, oltre a un contributo per il singolo evento. Fruste, pinze ecc. vanno portate da casa.

In occasione dei munch è obbligatorio vestirsi con abbigliamento “civile”. Per una festa BDSM vale tutto il contrario: devi lasciare il look quotidiano fuori dalla porta e adottare un dress code apposito. Ogni locale ha camerini nei quali puoi prepararti, appena fuori dai locali dedicati al gioco. Spesso ci sono anche un servizio di deposito per le borse e dei comodi armadietti per portafogli e, soprattutto, per i cellulari. Quest’ultimo punto è importante.

Durante un play party non puoi fare foto né registrare alcunché. Data la natura particolare dell’evento, il rispetto per la privacy è maniacale. Di conseguenza, è bene lasciare smartphone e apparecchi per registrare negli armadietti. Il rischio se non lo fai? Rendere i simpatici signori della sicurezza molto nervosi.

Ogni festa BDSM ha i propri dungeon master1 che vigilano sull’andamento. Il loro compito è controllare che nessuno si faccia – troppo – male, evitare che si facciano foto e buttare fuori chi viola le poche ma semplici regole di un play party:

  • usare un dress code (a onor del vero, senza dress code non ti fanno nemmeno entrare);
  • non fare né foto né video;
  • non dare fastidio a chi gioca;
  • chiedere sempre il permesso prima di toccare chiunque;
  • rispettare la safe word dei sottomessi;
  • non versare sangue;
  • pulire l’attrezzatura dopo aver giocato.

Com’è fatto un dress code fetish?

Dress code fetish da Nana to Kaoru

Come detto sopra, per entrare a un evento BDSM devi presentarti con un dress code fetish. In generale, è un look legato all’estetica del sadomaso e del bondage. Per capirci, il completino che dà il via alla storia di “Nana to Kaoru” sarebbe perfetto per un play party. Andare più nello specifico è però difficile: la natura del dress code dipende infatti anche dalla festa cui vuoi partecipare.

Alcuni play party sono più rigidi di altri rispetto al dress code. Un evento molto improntato sul fetish e sul fattore estetico sarà per forza di cose esigente. Altri ti consentono di entrare anche in abito da sera vanilla. La cosa migliore è buttare un occhio sul sito del party: salvo casi particolari, c’è sempre una pagina dedicata all’argomento.

A meno che tu non voglia partecipare a una festa molto esclusiva, mettere insieme un dress code decente è abbastanza facile.

  • Non avere paura della nudità. Entrare nudi non è considerato un dress code, ma nessuno si scandalizza per una tetta o una chiappa al vento.
  • Passa da H&M. No, non mi hanno pagata. H&M e altri negozi di abbigliamento sono ricchi di spunti per un dress code fetish senza troppe pretese. Pantaloni e gonne in eco-pelle, corsettini, vestiti in rete… Tutto fa brodo.
  • Attento alla scarpa. Lascia le scarpe da ginnastica a casa, che tu sia uomo o donna. Se sei una donna non serve il tacco 15, ma le ballerine sono bandite.
  • Compra un harness. Gli harness sono dei mini completi composti da fasce in pelle, cinghie e d-ring. Si usano nel bondage e, a seconda del modello, possono “coprire” solo il busto o tutto il corpo. Se sei un uomo, sei sottomesso e sei un po’ fisicato, armati di perizoma di pelle e harness: ti garantisco che andrà più che bene.

Sono una donna: mi devo preoccupare?

Esempio di abbigliamento fetish

All’inizio l’idea di avventurarmi in una festa BDSM mi preoccupava un pizzico. Insomma, sono una donna, sono bassa, sono praticamente nuda e circondata da pervertiti conclamati. Non sarà pericoloso? Se sei anche tu una donna, potresti condividere quelle stesse preoccupazioni che mi attanagliavano.

Ti potrà sembrare strano, ma una festa BDSM è più sicura di una serata in discoteca.

Va bene, anche i play party hanno i loro personaggi molesti. Bisogna però dire che basta un educato “no, grazie” per levarteli di torno. Sempre che tu voglia levarteli di torno.

Le feste BDSM girano tutte attorno al concetto di “consenso”. Sono ambienti fatti per essere sicuri e per mettere i partecipanti a proprio agio. Se qualcuno ti tocca senza chiedere il permesso o un gioco prende una piega sgradevole, ti basta alzare la voce. Vedrai che in men che non si dica arriverà qualcuno della sicurezza a darti una mano.

Sei obbligata a fare qualcosa? Assolutamente no, e questo vale per dominanti e sottomessi, uomini e donne. Volendo puoi passare la festa anche solo a guardare quello che fanno gli altri, purché tu non dia fastidio. Se qualcuno cerca di coinvolgerti a forza, mandalo a cagare e chiama i dungeon master.

La mia esperienza con il BDSM in Italia

Il BDSM in Italia

Come me la sono cavata io? Come ho fatto ad entrare nel giro del BDSM italiano? Ho iniziato a frequentare la Scena dopo la fine di una storia vanilla molto importante. Volevo esplorare il BDSM e trovare qualcuno come me.

Per prima cosa ho scelto uno pseudonimo pervy mi sono iscritta a FetLife, il social network dei pervertiti di tutto il mondo. Avrai notato che non lo cito tra i consigli e il motivo è semplice: non mi piace. La presenza dello schermo spinge la gente a fare uscite che non si sognerebbe mai di fare di persona. La cosa mi ha stufata in fretta. Quanto meno mi ha aiutata a scoprire i munch, che invece mi sono stati molto più utili.

I primi tempi frequentavo quasi tutti i munch di Milano. Devo dire che mi hanno aiutata molto dal punto di vista psicologico: ho scoperto persone interessanti, con gusti particolari come i miei. Molte le ho perse di vista, mentre con alcune ho stretto legami professionali e umani. Tra le persone che frequento ancora c’è anche colei che mi ha trascinata al mio primo play party.

Il mio dress code fetish è nato in un pomeriggio di shopping da Tezenis, per dire quanto è stato complicato. Dopodiché ci siamo messe in auto e abbiamo guidato fino al Nautilus, dove si teneva l’ULM (Ultimo Lunedì del Mese). Dopo la prima festa BDSM non ce ne sono state tantissime altre: non sono una grande fan degli eventi pubblici. Ho però conosciuto persone con le quali ho continuato a giocare in privato.

Il mio consiglio è lasciare l’imbarazzo fuori dalla porta. Come in tutti i contesti sociali, serve un minimo di prudenza, ma il BDSM è fatto di persone normali. Vivi gli eventi come occasioni per conoscere gente come te, senza ansia. Comportati in maniera naturale e, se stai cercando un partner, ricorda le normali regole di corteggiamento che valgono anche negli altri contesti.

Stai parlando con persone, non con ruoli.

Principali eventi BDSM in Italia

Eventi BDSM a Milano e in ItaliaLa mia idea sarebbe di aggiornare questa sezione con informazioni sempre nuove. Se vuoi condividere la tua esperienza con il BDSM o suggerirmi un evento fetish, scrivi nei commenti.

Munch BDSM a Milano

  • Milan Munch. È l’unico munch di Milano a cui non sono mai stata, anche se è abbastanza conosciuto. Si tiene un giovedì sì e uno no al Milord, vicino a Porta Venezia. Ogni aperitivo ha un tema che verrà trattato nel corso della serata con mini conferenze, la cui partecipazione è libera. L’età media dei partecipanti è abbastanza alta.
  • TNG Milano. Si tiene il terzo venerdì del mese al Rebel, a cinque minuti dalla fermata Loreto. È dedicato agli under 35, quindi l’ambiente è sempre molto giovane e attivo. L’affluenza dipende dal periodo, ma in generale si trova sempre gente.
  • FetLife Munch. Si tiene ogni primo venerdì del mese al Nhero, vicino a Repubblica. L’aperitivo è ricco e ci sono persone di tutte le età.

Feste BDSM a Milano

  • Sadistique. Ogni prima domenica del mese si tiene una delle più importanti feste BDSM di Milano. Dalle 15.00 alle 20.30 il club Nautilus si popola di loschi figuri vestiti di pelle e cuoio. Ogni evento ha un tema per il dress code, cui si può partecipare a piacere, e una master class. Il Sadistique è una creatura di Ayzad, autore del libro “BDSM. Guida per esploratori dell’erotismo estremo”.
  • ULM. Sempre al Nautilus si tiene l’altro play party per eccellenza di Milano. Ogni primo lunedì del mese, dalle 20.00 alle 4.00 del mattino. Dato l’orario tardo e l’organizzazione in settimana, l’età media è più alta rispetto a quella del Sadistique.

Munch BDSM in Toscana

Ringrazio La Quarta Corda per le informazioni.

  • TNG Firenze, si rivolge agli under 35 come la versione milanese e si tiene ogni secondo venerdì del mese. Per maggiori informazioni, contatta gli organizzatori su Facebook.
  • Gruppo Pistacchio Toscana, il gruppo kinky aperto solo a chi è toscano o risiede in Toscana.
  • Toscana Munch, altro munch per gli amici zozzoni che abitano in Toscana.

Feste BDSM in Toscana

  • Il Quinto Canto. Il play party si tiene a Calenzano presso il Desideria club privè, ogni primo sabato del mese. La festa si ferma nei mesi di luglio, agosto, settembre.

1 In gergo tecnico le sale attrezzate per il BDSM si dicono “dungeon”, da cui il nome. Da non confondere con i dungeon master di D&D, che di solito sono più avvezzi ai dadi che ai frustini.