Ebbene sì, BDSM e amore possono andare a braccetto. Anzi, uno schiaffo può essere un segno di rispetto, purché dato secondo logiche di CONSENSO e sicurezza

Premessa necessaria, dato che spesso la gente legge quello che vuole: non sto parlando di violenza domestica, ovviamente. In questo blog tratto solo di pratiche tra persone adulte, consenzienti e in grado di intendere. I “master” o le “mistress” che maltrattano il partner senza rispettare le banali norme dell’SSC sono da galera.

Detto questo, passiamo al nocciolo della questione: si può praticare BDSM in amore? È davvero possibile umiliare o fare male a un partner di cui sei innamorato? Secondo me, sì.

Ti rispetto troppo per…

Questo è l’articolo delle premesse, dato che mi accingo a farne un’altra.

Non ce l’ho con gli uomini1 che non amano il BDSM. Davvero, ragazzo, scopa / fai cose come ti pare: non mi importa. Evita però di puntare il dito con la classica frasetta del cavolo: “non alzerei mai le mani sulla partner, nemmeno se me lo chiedesse lei”, di solito detta con una certa puzza sotto il naso.

Questa espressione mi fa venire l’orticaria per due motivi:

  • non alzare le mani su una partner non consenziente dovrebbe essere un’ovvietà, non una cosa di cui vantarti;
  • se la partner ti chiede di schiaffeggiarla e tu fai quello moralmente superiore, che non farebbe mai una cosa del genere, cosa stai dicendo di lei? Non cose belle, temo.

Sorvoliamo sul primo punto, che potrebbe essere frutto di una mia verve un po’ troppo polemica. Credo che il secondo punto sia quello che mi dà davvero fastidio: quando ti vanti che non faresti mai “certe cose”, stai nemmeno tanto implicitamente giudicando chi le fa. E, sorpresona, in una coppia può diventare una forma di violenza psicologica.

Se te lo chiedo, ci sarà un motivo

Tutti abbiamo rituali sessuali cui non possiamo rinunciare, pratiche che troviamo indispensabili, gesti che ci accendono come cerini. Di solito non siamo noi a sceglierli, ma sono frutto di esperienze e stimoli accumulatisi negli anni. Il più delle volte sono comuni e socialmente accettabili. Di tanto in tanto sono un po’ più strani.

Dare per scontato che il partner ti stia chiedendo di schiaffeggiarlo (o frustarlo o legarlo) per un capriccio, trattare la cosa con sufficienza, è una mancanza di rispetto bella e buona. Nel migliore dei casi, gli stai dicendo che è scemo; nel peggiore, gli stai dando del pervertito. Non mi paiono buoni presupposti per una relazione.

Ora, ci sta che tu non sia un amante del BDSM, specie se il partner ti chiede di giocare da sub e non da dom. Sappi però che non potrete mai ignorare la questione, perché neanche l’amore riesce a “guarirti” da certe tendenze. Te lo dice una che ci è passata. Il meno che puoi fare è non trattare da imbecille una persona che si è aperta con te, liquidando il tuo con un “io queste cose non le faccio nemmeno se me lo chiedono”.

Non voler praticare sadomaso è sacrosanto; umiliare (in modo non SSC) una persona perché vuole provare è da stronzo.

Sì, ho il dente avvelenato sulla questione.

E adesso passiamo al nocciolo dell’articolo.

Il BDSM contraddice l’amore?

Coppia sdraiata a terraMentre facevo ricerca sul tema BDSM e amore, mi sono imbattuta in articoli che mi hanno fatto venire il latte alle ginocchia. In generale, molti fanno fatica a capire come sia possibile umiliare o maltrattare una persona che ami.

Non solo il BDSM non contraddice l’amore, ma ha tre presupposti propri delle coppie davvero riuscite.

  1. Confidenza. Una delle cose più belle del mio rapporto con Mela sono le gare di rutti2. Questo perché amiamo entrambi la birra e perché ci amiamo con tutte le nostre imperfezioni. E perché siamo senza vergogna. Nel BDSM capita una cosa del genere (al netto dei rutti): il tuo partner ti accetta a 360°, anche quando gli mostri il tuo lato più “sporco” e meno socialmente accettabile.
  2. Sincerità. La mancanza di sincerità in una coppia è l’autostrada per il disastro: quando fingi di essere qualcun altro, presto o tardi crolli. Non puoi passare la vita a fingere di amare il mare per fare contento il partner surfista, per dire. Quando pratichi BDSM, impari in fretta a dire la verità su quelli che ti piace e che non ti piace.
  3. Fiducia. Quando ti fai legare o umiliare, ti stai per forza fidando del partner: gli stai mettendo la tua vita in mano. Quando parlo di fiducia, però, intendo anche qualcosa di più basilare: la fiducia che riponi nel partner quando gli sveli le tue “perversioni”.

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Approfondiamo il terzo punto. Ammettere di avere dei gusti “strani” a letto non è facile, specie se sei già in una relazione consolidata. Vivi con la paura di essere rifiutato, di essere additato come “diverso”. Ecco perché ammettere di voler praticare BDSM è un atto di fiducia: confidi che l’altro non ti tratterà come un mostro.

Ed ecco perché disprezzo con tutto il cuore chi tradisce questa fiducia, posizione che emerge anche nel mio racconto “Quello che facevi col tuo ex”, presente dentro “Femdom Power”.

Si può praticare BDSM per amore?

Anni fa andai a un play party un più grande e più “discotecaro” del Sadistique, la festa che frequento quando mi degno di uscire di casa. Mentre aspettavo il mio drink al bar, scambiai due parole con una signora sui quarant’anni, che era lì in compagnia del marito.

La donna mi disse una cosa che mi sconvolse: «Alla fin fine siamo tutte qui per farli contenti: sai come sono gli uomini.»

L’affermazione mi lasciò interdetta per un sacco di ragioni:

  • ero lì per fare contenta me stessa, prima di tutto;
  • la persona con cui ero alla festa non era il mio partner, quindi non avevo alcuna ragione per “farlo contento” a discapito delle mie chiappe;
  • mi chiesi per quanto tempo puoi fingere che ti piaccia farti fare il culo viola, prima di crollare.

Tutt’oggi mi chiedo se la donna stia ancora andando a feste che, sotto sotto, non le piacciono.

Morale della favola: fare BDSM per amore e basta è un’enorme stronzata.

Ci sono persone che non tollerano neanche i giochi di dominazione e sottomissione più soft, né da dominanti né da sottomessi. C’è chi non sopporta di vedere il partner piangere, anche se sa che è l’anticamera di un orgasmo. E ovviamente c’è chi trema anche solo all’idea di farsi pinzare i capezzoli, o si fa prendere da un attacco di panico appena lo leghi al letto. Sono anche quelle reazioni normali che vanno rispettate.

Abbiamo tutti diritto a una sessualità appagante e libera. Per persone come me, questo significa avere accanto una persona che mi sculaccia o che si fa maltrattare. Sarebbe però stupido fare finta che questo valga per tutti: gran parte delle persone desidera solo del buon sesso vaniglia e va bene così.

Così come è sbagliato umiliare un partner perché vuole praticare BDSM, è altrettanto sbagliato umiliare un partner perché non lo vuole fare.


1 O le donne, eh. Continuerò a usare il maschile per comodità.

2 Sexy, vero?