Soft BDSM? Esiste davvero qualcosa del genere, oppure è una contraddizione in termini? Certo che esiste: il BDSM non è fatto solo di 24/7
Secondo la app di dating “OkCupid”, più del 60% dei suoi iscritti preferisce il sesso “violento”. Le percentuali si attestano attorno a un 75% per gli uomini e a un 62% per le donne. Inoltre, il 64% degli uomini e il 51% delle donne ha manifestato interesse verso il bondage. Ciononostante, queste percentuali non ci dicono nulla riguardo le singole pratiche.
Per OkCupid non pare esserci differenza tra hardcore e soft BDSM. Sarà davvero così?
Indice dell'articolo
Il “problema” del soft BDSM
Nelle categorie “sesso sadomaso” e “bondage” rientrano:
- seguaci del bondage giapponese;
- masochisti e sadici estremi;
- fan delle “50 Sfumature”;
- inserire qui decine di altri voci.
Tutti insieme in un unico calderone.
Ti chiederai quanto peso abbia la questione, all’atto pratico. Molto, per chi è agli inizi e sta cercando un partner.
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A volte i più inesperti faticano ad ammettere che sì, sono interessati alla sottomissione/dominazione erotica. Senza esagerare, però. Si avvicinano quindi alla Scena BDSM timorosi, con la paura di non essere “abbastanza” per i pervertiti più navigati. Non è una paura del tutto infondata.
Il concetto di “soft BDSM” non piace proprio a tutti e sì, c’è anche chi tratta la cosa come una moda passeggera. Il problema si manifesta soprattutto online, mentre le comunità offline tendono ad essere più aperte. O, quanto meno, più educate. Ayzad ha trattato il problema nell’articolo “Il problema del BDSM? È la scena BDSM”.
Secondo me, però, il problema vero è un altro: cos’è “soft” e cosa non lo è?
I tre criteri del sadomaso morbido (secondo me)
Secondo la mia esperienza, ci sono tre criteri per definire il sadomaso “soft”, due oggettivi e uno soggettivo.
- Temporale. Quanto tempo hai intenzione di dedicare al BDSM? Perché là fuori ci sono coppie che vivono il BDSM 27 ore su 24 e 7 giorni su 7, sappilo. E poi c’è la netta maggioranza, che preferisce praticare solo a letto e magari neanche sempre. La prima casistica è sicuramente più “hard” della seconda.
- Tecnico. Di quali competenze hai bisogno, per eseguire una certa pratica senza accoppare il partner? Ci sono pratiche BDSM tutto sommato facili e innocue, come lo spanking. Ce ne sono altre che possono essere letali, se non hanno dietro studio e competenze solide, come il clinical e l’insospettabile kinbaku.
- Soggettivo. Per te cos’è “troppo”?
I primi due criteri sono importanti, specie per capire in quali pratiche ti puoi avventurare senza accoppare il partner. Alla fine della giornata, però, quello che conta davvero è l’ultimo. Cosa sei o non sei disposto a fare tu, sia come sottomesso sia come dominante.
Cos’è “soft” per te e cosa non lo è?
Il bondage leggero non è soft come ti dicono
Il criterio “tecnico” è quello su cui cascano molte incredibili liste online. Questi esimi colleghi suggeriscono modi meravigliosi per fare un po’ di sano BDSM soft, alla portata di tutti, facile.
Non fidarti.
Scommetterei la mia mano destra che il 90% di loro non sa nemmeno da che parte si guarda un flogger, dato quello che scrivono. Questo è molto evidente quando si tocca l’argomento “bondage leggero”.
Cosa si usa per il bondage leggero, a portata di dilettante? 9 volte su 10 spunta fuori una parola: corde. Bene, cancellala dal vocabolario. Le corde sono economiche, facili da procurarti, con un aspetto innocuo, ma non sono leggere neanche per sbaglio.
Le corde che hai in casa o quelle di cotone che vendono possono diventare pericolose, se non le sai usare. I nodi comuni, quelli che usi per l’arrosto, tendono a stringersi sempre di più. Questo ha due effetti:
- diventano difficili da sciogliere;
- rendono le legature sempre più strette e dolorose e pericolose, dato che potrebbero bloccare la circolazione.
Che tu voglia praticare bondage soft o hard, per usare le corde devi conoscere un minimo di tecnica. Come minimo, devi sapere come scegliere le corde e come praticare un nodo.
Per il materiale, ti consiglio di comprare le corde delle scuole di bondage: meglio di così non c’è niente. Per imparare a fare un nodo, ti linko un tutorial del maestro di kinbaku La Quarta Corda. Non sostituisce un corso di bondage, ma è meglio di niente.
Non hai voglia di sbatterti così tanto e vuoi un bondage davvero leggero? Compra un set di polsiere imbottite:
- sono regolabili a piacere;
- non si stringono o si allargano;
- si slacciano e allacciano facilmente;
- è davvero difficile fare male al partner (anche se non impossibile), a meno di non torcergli un braccio o una gamba in modo strano.
Evita quelle con la pelliccia, però: in estate si sporcano e fanno abbastanza schifo.
BDSM quanto “soft”?
Passiamo al criterio più emozionale, invece.
Non ho problemi a farmi legare, fustigare, bendare, anche “elettroshockare”. Eppure certe maschere sadomaso mi agitano solo a guardarle. E niente giochi con il freddo, per favore: lo soffro tantissimo e in modo per niente erotico. Insomma, le violet wand sì e i cubetti di ghiaccio no. Non sembra molto sensato, lo capisco.
Il punto è che l’espressione soft BDSM è vaga: ciascuno di noi ha un concetto diverso di cosa è “estremo”. Sono pochi i giochi sadomaso che rientrano nella categoria “troppo” per il 90% delle persone. Farsi strappare la pelle a frustate non è per tutti, diciamo così. Idem con patate per le pratiche che prevedono escrementi e affini. Tutto il resto è molto opinabile e – soprattutto – personale.
Se vuoi avere un approccio sano alla sessualità alternativa e non, devi prima di tutto prendere atto dei tuoi limiti. C’è chi gode nel farsi fustigare per ore nelle maniere più crudeli: benissimo. Altri sopportano a malapena un flogger: va bene comunque. Non sempre chi pratica BDSM va alla ricerca di giochi sessuali sempre più estremi. Anzi, quasi mai.
Renditene conto e sii chiaro con te stesso e un eventuale partner.
Giochi BDSM per tutti
Il confine tra sesso soft – vanilla – e sesso estremo è più sfumato di quanto piaccia pensare. Si può fare sesso soft e alternarlo con pratiche BDSM dure; fare solo sesso soft; fare solo BDSM soft o hard. In ogni caso, è importante cercare di comprendere fin dove puoi arrivare ed essere sincero con un possibile partner. Detto questo, è vero che ci sono pratiche più diffuse di altre e più facili da gestire per dei novizi.
Facciamo una piccola carrellata di giochi BDSM popolari e abbastanza innocui.
Giochi di ruolo erotici
Cosa c’entrano i giochini di ruolo con il BDSM soft? C’entrano, c’entrano.
Dottoressa e paziente; poliziotto e sospettato; segretaria/o e boss. Cosa hanno in comune tutti queste accoppiate, oltre che essere molto presenti nei porno? Mettono in scena dinamiche di potere, nelle quali una delle due parti è più forte dell’altra. Di conseguenza, c’è sempre uno dei due partner che si trova a dare ordini o che viene “circuito”/ammansito con favori sessuali.
I giochi di ruolo erotici sono la tipica porta d’ingresso per i giochi di dominazione e sottomissione. In gran parte dei casi, si parla di un BDSM davvero soft, privo di dolore e umiliazioni. Molto semplicemente, uno dei due partner accetta di farsi guidare dall’altro.
Soft bondage
Polsiere imbottite, nastri di raso da usare come bavaglio o bende, mascherine per gli occhi sono i tipici strumenti per il soft bondage. Uno dei due partner lega l’altro e “approfitta” di lui, spesso con l’aiuto di oli profumati e vibratori. Una vera tortura: non puoi immaginare la sofferenza.
In forme di bondage più estreme, il dominante usa le legature per mettere il sottomesso a disagio. In questi casi, sofferenza e umiliazione prendono il posto del dolore in senso stretto. Nel bondage morbido, invece, è importante che il sottomesso sia sempre comodo e a proprio agio. Ciò significa niente legacci troppo stretti e niente posizioni strane.
Sculacciate erotiche
È probabile che te ne sia già accorto: le natiche sono una zona erogena. Grazie alle tante terminazioni nervose e alla vicinanza con i genitali, sono perfette da baciare e accarezzare. E da mordere e sculacciare, ovvio.
Bastano un po’ di eccitazione sessuale e di apertura mentale, per trasformare una punizione corporale in qualcosa di fisicamente piacevole. Un paio di colpetti e il dolore lascia il posto a un inaspettato e languido piacere. Ecco perché tante coppie in teoria vanilla praticano lo spanking, il termine inglese che indica le sculacciate erotiche.
Chi preferisce un BDSM soft usa solo le mani, evitando gli strumenti più hard per lo spanking. Niente flogger, frustini, tanto meno nerbi o fruste: solo le nude mani a contatto con la chiappa. Eppure, a volte cinque dita bastano e avanzano per fare un sedere viola. Ricordalo, se desideri giochi erotici morbidi.
Adorazione dei piedi
Tra tutti i tipi di feticismo, quello dei piedi è di sicuro il più diffuso e interessa in larga parte gli uomini. Non sempre viaggia insieme al BDSM, è importante precisarlo. Ciò non toglie che leccare le estremità abbia in sé una forte componente di sottomissione. Per questo motivo, l’adorazione dei piedi è una delle pratiche più classiche nell’universo femdom e leather.
Leccare i piedi non provoca dolore a nessuna delle due parti, né ne riduce la libertà. È difficile trovare un BDSM più soft di così, sempre che ci sia davvero in ballo una dinamica di dominazione e sottomissione.
Piccola nota: evita di far leccare/leccare scarpe usate per camminare in strada. Non so come sia in altre parti d’Italia, ma leccare quello che rimane su un marciapiede milanese è un ottimo modo per prendersi chissà che cosa.
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Come dire che ti piace il sadomaso soft
Non c’è un modo giusto in assoluto per trovare un partner con il quale praticare. Se ti interessa un BDSM soft, potrebbe essere più facile convertire una persona vanilla[1], ma non è detto. D’altra parte, è vero che alcune persone sulla Scena potrebbero cercare esperienze più “forti” di quelle che puoi offrire loro.
Il mio consiglio è di essere sempre sincero, per quanto possa sembrare controproducente. Non piegarti a cose che non ti piacciono o ti fanno paura, pur di essere all’altezza di un partner più audace. Allo stesso tempo, non cercare di cancellare le tue preferenze per adeguarti a una dolce metà vanilla. Sul lungo periodo staresti male tu e starebbe male anche l’altra persona.
Quando ti avvicini a un possibile partner e si comincia a parlare di sesso, sonda il terreno. Se l’altra persona è vanilla, cerca di capire cosa ne pensa di bondage e simili. Se è kinky, indaga sulle sue preferenze in termini di pratiche BDSM. Se le risposte non ti piacciono proprio, lascia perdere e vai avanti per la tua strada.
L’episodio del podcast sul “Soft BDSM di Schrödinger”
Se vuoi approfondire il tema, ti lascio un video che ho trovato interessante. In questo episodio di “La Malaeducaxxxion” si parla di trasgressioni, compreso il soft BDSM e il soft bondage.
[1] Io stessa adoro il tema della persona vanilla “convertita” al BDSM, come sa chi ha letto “Incontriamoci a San Valentino“.